Nulla è perduto

Commento di Thich Nhat Hanh

alle elezioni presidenziali americane del 2004

Traduzione dall'inglese di Flavio Pelliconi


Per quelli di voi che hanno votato per Kerry: dobbiamo osservare profondamente per vedere gli elementi di Kerry in Bush. In questa lunga e difficile campagna, Bush ha imparato molte cose da Kerry e da coloro che hanno votato per lui. Dobbiamo vedere che inter-sono. Se non ci fossero state le elezioni, Bush non avrebbe questionato le proprie posizioni o il proprio metodo. Avrebbe potuto supporre che fare a modo suo fosse la cosa migliore. Ma ha quasi perso le elezioni e adesso è informato che almeno metà del popolo americano non crede in lui. Ora, perché ha quasi perso, è più umile, e deve rendersi conto che se non ascolta l'altra metà del popolo americano, ci sarà una grande divisione nel Paese. Così dobbbiamo vedere che ora tutti noi siamo in lui. Quelli di voi che non hanno votato per lui sono in lui, sono una parte di lui, dopo questa corsa presidenziale testa a testa.

Dobbiamo aiutare il nostro governo, in modo che un presidente scelto dal 51% della popolazione non serva solo quel 51% ma il Paese intero. Dobbiamo continuare a parlare apertamente, facendo in modo che il nostro governo sappia quotidianamente che cosa vogliamo, esprimendo la nostra comprensione e il nostro punto di vista. Dobbiamo essere molto presenti, molto costanti e far sì che il governo sappia costantemente che siamo qui. Possiamo sostenerli a modo nostro, essendo presenti, calmi, lucidi e compassionevoli. Essere compassionevoli non significa cedere né rinunciare. Significa vedere chiaramente che il nostro Paese, il nostro governo, siamo noi e che c'è bisogno del nostro aiuto. Compassione significa agire con coraggio e amore profondo per aiutare il nostro Paese ad esprimere quel che sappiamo che è in grado di fare.

Storicamente parlando, in America è successo che il programma della sinistra è stato realizzato dalla destra. Dobbiamo parlare apertamente e continuare a parlare apertamente, ed è possibile che i repubblicani facciano ciò che i democratici - la sinistra - aveva sperato di realizzare se avessero vinto. Dobbiamo ricordarsi anche che anche se Kerry fosse stato eletto, avrebbe dovuto realizzare parzialmente la volontà di coloro che hanno votato per Bush e non è sicuro che avrebbe potuto fermare la guerra in Irak.

Nulla è perduto perché abbiamo la presidenza Bush. C'è sconfitta soltanto se rispondiamo con rabbia e disperazione. Dobbiamo continuare ad andare avanti, continuare la nostra pratica e restare saldi nel nostro ruolo di bodhisattva che aiutano l'altra metà del nostro Paese, con la nostra azione costante, libera e compassionevole per la pace -- il genere di pace in cui entrambe le parti vincono perché basata sulla reciproca comprensione.

7 novembre 2004

Ascolta dalla viva voce di TNH  (in inglese) anche un breve commento sullo stesso tema rilasciato il 4.11.2004


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