Gio - Dicembre 22, 2005

Anatman

«Quando una persona si esercita nella concentrazione sul respiro, diventa molto tranquilla, lucida di mente e di corpo. Dopo essersi esercitata per un determinato periodo, può venire il momento in cui si rende conto che questo corpo, apparentemente solido, è sostenuto solo dal respiro e che perisce quando il respiro cessa. Allora realizza pienamente l'impermanenza. Laddove c'è un cambiamento, non può esserci un sé permanente o un'anima immortale».
Anapanasati Sutta

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Mer - Agosto 31, 2005

Quell'uomo infedele, ingrato…


Quell'uomo infedele, ingrato, scassinatore, fannullone, che mangia il vomito, senza dubbio è un uomo superiore

Dhammapada, 97

Possibile che siano veramente parole del Buddha? Pare proprio di sì …


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Ven - Luglio 8, 2005

Tra i due litiganti il terzo muore


Le ostilità non cessano mai con l'ostilità in questo mondo; cessano solo con la non-ostilità. Questa è una legge eterna. Gli altri non sanno che "in questo conflitto siamo noi a morire"; ma chi se ne rende conto mette fine, per questo, ai propri conflitti.

Dhammapada, 5-6


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Lun - Maggio 9, 2005

Come allevare un bue

Due contadini, volendo stabilire chi possedesse il bue più forte, caricarono i carri con sabbia e costrinsero gli animali a tirarli. I carri non si mossero di un pollice, ma le cinghie, le briglie, la cavezza e le imbracature che tenevano aggiogati i buoi si ruppero. Alcuni monaci che avevano osservato la scena riferirono l'episodio al Buddha che li esortò a rompere basto e finimenti delle loro stesse menti:

«Colui che ha spezzato le cinghie dell'odio, le briglie dell'avidità e la cavezza delle convinzioni sbagliate, insieme con le annesse tendenze latenti, che ha buttato via l'imbracatura dell'ignoranza, che s'è risvegliato, costui io chiamo un bramino».
Dhammapada, 398

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Dom - Maggio 8, 2005

I ciechi e l'elefante


Un amico che studia e pratica il buddismo ormai da molti anni mi ha detto: «La parabola dei ciechi e dell'elefante dovrebbe essere inserita nei libri di testo delle elementari». Tolstoj la pensava come lui, dato che la incluse nei suoi Libri di lettura dedicati all'istruzione dei fanciulli. Ma che cosa dice questa parabola, che si trova nel Canone buddista (Udana VI, 4, 66-69)?


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Ven - Aprile 22, 2005

L'invidia


Ognuno fa offerte a seconda della sua fede e delle sue convinzioni. Perciò il monaco che invidia il cibo o la bevanda offerti a un altro non riesce a concentrarsi né di giorno né di notte. Ma il monaco la cui invidia è stata tagliata fuori, estirpata, spazzata via, consegue la concentrazione, di giorno come di notte.

(Dhammapada,  249-50)


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Sab - Aprile 2, 2005

La figlia del tessitore


Come con un bastone il pastore mena il suo bestiame al pascolo, così la vecchiaia e la morte sospingono le vite degli esseri (Dhammapada, 135).


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Dom - Marzo 27, 2005

Parole del Buddha

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Ven - Febbraio 25, 2005

Tutti i buddha


Astenersi da ogni male, fare il bene e purificare la propria mente: questo è l'insegnamento di tutti i buddha (Dhammapada, 183)


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Mer - Febbraio 23, 2005

Come una roccia


Colui il cui cuore è saldo come una roccia: costante, inamovibile, spassionato nei confronti delle cose che suscitano passione, esente da rabbia verso le cose che suscitano rabbia, il cui spirito è concentrato fino a tal punto, donde possono venirgli sofferenza e pena? (Udana, IV, 4)


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Lun - Febbraio 21, 2005

Non consentire al male


Se una persona commette il male, non lo faccia ripetutamente. Non dia un consenso ideologico al male, perché il dolore è accumulo di contaminazioni (Dhammapada, 117)


Inserito alle 02:06 p. nel presente settore

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