Nirvana, impermanenza e pessimismo

affinità occidentali con il pensiero buddista
Conferenza di Paolo Fenoglio e Flavio Pelliconi
il 4 dicembre 2006 alle ore 21, ingresso a offerta libera,
presso la Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano.

Troppo spesso, nella nostra cultura degli ultimi decenni, il buddismo viene letto come una sorta di minimalismo new age volto al perseguimento di una generica serenità. In realtà il pensiero buddista, dietro un atteggiamento apofatico poco incline alle affermazioni di principio in senso metafisico, nasconde un nucleo speculativo «forte» e saldissimo. Scopo della conferenza (condotta a due voci da un esperto del mondo buddista, Flavio Pelliconi, e da uno storico della cultura di matrice filosofica, Paolo Fenoglio) è quello di porre in luce tale nucleo teoretico, rilevando alcune sorprendenti analogie con il pensiero occidentale (dall'atarassia di Epicuro all'eterno ritorno di Nietzsche e all'orizzonte mistico di Wittgenstein), nonché riflettendo sulle fondamentali contrapposizioni esistenti fra India e Occidente e sul perché il buddismo sia stato assimilato dal nostro mondo sotto l'insegna del pessimismo.

Di formazione filosofica, Paolo Fenoglio svolge da oltre trent'anni un'intensa attività nel campo dell'estetica della musica e della storia della cultura. Conferenziere e saggista, ha inoltre realizzato numerosi cicli di trasmissioni per le tre reti radiofoniche della RAI. Dal 1979 è docente di Storia ed Estetica della Musica presso l'Accademia Internazionale della Musica di Milano.

Flavio Pelliconi dal 1982 studia e pratica la meditazione vipassana con la guida di Madre Sayamagyi. Ha condotto una lunga sperimentazione della meditazione come terapia, con sedute dedicate ai malati e ai loro familiari presso l'Asilo Mariuccia di Milano. È stato consigliere dell'Unione Buddhista Italiana. Collabora con la rivista Dharma-quaderni di buddhismo e coordina il Centro Maitreya di Milano.

Maitreya è il Buddha del futuro e simboleggia l'amore universale. Una delle sue caratteristiche è di star seduto al modo “occidentale” differenziandosi da tutti gli altri Buddha, che siedono nella posizione del loto. Con l'idea di sostenere la presenza del Buddhismo in Italia e il dialogo con la cultura occidentale, nel 1985 è stata istituita a Roma la Fondazione Maitreya, Istituto di cultura buddhista, con sede in via della Balduina 73, Roma. La Fondazione, che ha conseguito personalità giuridica nel 1991 con il riconoscimento per decreto del Ministero dei Beni Culturali, opera in Italia coordinando attività educative, convegni, seminari e attività editoriali in campo buddhista. La Fondazione è membro costituente dell'Unione Buddhista Italiana,U.B.I., e dal 1997 dell'Unione Buddhista Europea, E.B.U., con le quali collabora per attività in campo culturale.

Inserito Lun - Novembre 27, 2006, 09:51 m. in

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