Buddha conquista la vetta del Badile

Sulla cima del Pizzo Badile (3308 m) in Valmasino (Sondrio), da domenica scorsa, su iniziativa di un gruppo di alpinisti valtellinesi, una statua di buddha accoglie pacifica e sorridente chi giunge al termine della scalata …

Quattro alpinisti valtellinesi — Luca Maspes, Jacopo Merizzi, Mario Scarpa e Giovanni Novella, età media 33 anni — hanno portato una statua del Buddha (in realtà si tratta di Pu-tai e non del Buddha, ndr) in cima al Pizzo Badile, a 3308 metri d'altezza.

Pu-tai sul Pizzo Badile, 3300 mLa scalata «buddista» (nella foto) è avvenuta nello scorso fine-settimana, lungo la parete meridionale del Badile. Sulle spalle la statua in ceramica alta un metro e trenta, del peso di una ventina di kg. Il 46enne Merizzi spiega le motivazioni del gesto: «Era da tempo che ci ripromettevamo di issare il nostro Buddha su una grande montagna — confessa divertito al Corriere della Sera —. Perché l'abbiamo fatto? Chiunque salga al Badile, ma anche sulla maggior parte delle montagne, ha l'impressione di seguire una via crucis. Con lapidi, cippi mortuari, croci e statue religiose. Sembra che si sia fatta una gara a chi imbratta di più. Se non altro a tanta tragica mitologia, noi abbiamo opposto l'immagine di un saggio che accoglie pacifico e sorridente chi giunge al termine della scalata». «Bizzarri terroristi del granito», li ha chiamati Franco Brevini sul Corriere della Sera. Rispondono: «Il Buddha verrà rimosso solo quando scenderanno gli altri arredi sacri che ingombrano le cime». La filosofia di fondo è che «lassù sulle montagne devono restare solo ghiaccio e roccia», ovvero la wilderness originaria. Via ogni segno che richiami la presenza dell'uomo, percepita come una profanazione del sacro e inviolabile regno della montagna.

Fonte: montagna.org

Inserito Mer - Settembre 28, 2005, 08:44 p. in

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