Carne zen, ossa zen
Il corpo umano, come ben sappiamo, è un'insieme di morbidezza e
durezza, di carne e di ossa. Nello stesso modo, anche il corpo del buddismo
— il dharmakaya — è fatto sia di carne morbida e
attraente, sia di solide ossa che lo tengono in piedi e lo fanno durare
…
La
carne del buddismo è rappresentata dal suo relativismo filosofico, dalla
sua nonviolenza, dal suo fondarsi più sulla consapevolezza e sulla
compassione che non sui dogmi. Adesso che è di moda e sempre più gente
ne parla, però, s'è diffusa l'idea d'un buddismo tutto-fa-brodo unito
a uno stile di vita tutto-fa-brodo; tanto che sia i sostenitori che i detrattori
del buddismo sono convinti che si tratti di una specie di religione
à-la-carte, adottabile senza impegno e senza troppa fatica e
aggiustabile a piacere. Beh, io sostengo che quest'idea è sbagliata.
Perché se è vero — ed è vero — che il buddismo ha un
notevole fascino grazie alla sua carne, è anche vero che questa carne, per
durare senza andare allo sfascio e venire trasmessa per oltre duemilacinquecento
anni da una generazione all'altra fino ad oggi, ha avuto bisogno di solide ossa.
Le ossa sono rappresentate dal rigore dell'ideale etico che il buddismo ha
impersonato fin dalle sue origini. Noi possiamo conoscere noi stessi solo in
rapporto a qualcosa o a qualcuno. È per questo che i cinque precetti sono
la base della pratica buddista: in quanto sono il perno dell'autoconoscenza.
È confrontandoci con i precetti che possiamo conoscere le nostre tendenze
innate e le passioni dalle quali siamo dominati. Anche se a molti di noi non
piace la parola «disciplina», né quella di
«moralità» perché sono state spesso associate ad eccessi di
autoritarismo e a santimoniose ipocrisie, ciò di cui abbiamo bisogno è
proprio d'un approccio serio alla disciplina morale (il sîla),
perché se praticheremo un buddismo senza ossa andrà a finire che le
nostre vite s'incasineranno sempre di più, peggiorando invece di migliorare
e alle prossime generazioni non trasmetteremo nulla di utile.
Inserito Mer - Settembre 7, 2005, 01:25 p. in
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