Potrebbe non esserci un altro Dalai Lama


Dalai LamaCi sarà un altro Dalai Lama? Tradizionalmente, la direzione spirituale del popolo tibetano passa da un Dalai Lama alla sua reincarnazione. Ma l'attuale Dalai Lama ha sollevato la questione se l'istituzione debba continuare oppure no. E dice che lui potrebbe anche essere l'ultimo Dalai Lama.

Nel 2001, il Dalai Lama dichiarò che se il popolo tibetano si fosse data una direzione politica elettiva, allora l'istituzione del Dalai Lama non sarebbe stata più così necesssaria. Sarebbe stato felice, disse, di vivere semi-ritirato e di lasciare che l'istituzione morisse con lui.

Ora, quella posizione è stata meglio definita: «Se dovessi morire nei prossimi mesi o prima che noi si possa ritornare nel Tibet — il Dalai Lama ha dichiarato all'Hindustan Times — ci sarà un nuovo Dalai Lama». «Ma — ha aggiunto — se smetteremo d'essere una comunità di rifugiati e potremo vivere in un Tibet democratico, allora non credo che ci debba essere un mio successore dopo la mia morte».

Nell'eventualità che il Dalai Lama trapassi prima che Pechino restituisca al Tibet la sua autonomia, il nuovo Dalai Lama sarà scelto cercandone la reincarnazione. Ma il Dalai Lama ammette anche di avere dubbi sul metodo tradizionale di ricerca della reincarnazione di un lama morto. Concede che «alcune "reincarnazioni" non erano genuine» e dice che anche nel suo stesso caso, lui non crede d'essere la reincarnazione dell'ultimo Dalai Lama.

Pensa d'essere, invece, la reincarnazione di qualche leader spirituale, forse del quinto Dalai Lama, perché quand'era più giovane, ha fatto dei sogni chiari riguardo alla sua vita passata. «Inoltre — dice — sebbene fossi un ragazzo molto pigro, ne ho sempre saputo quanto i miei insegnanti su soggetti come la filosofia buddista. È una cosa che si spiega soltanto se si concede che io avessi memoria d'una vita precedente». Concede anche che il suo predecessore aveva lasciato istruzioni dettagliate su dove trovare la sua reincarnazione, una ricerca che ha condotto i monaci alla scoperta dell'attuale Dalai Lama. Ma sostiene che ciò non significa che lui sia effettivamente la reincarnazione del precedente Dalai Lama: «Forse il mio predecessore mi ha assunto per questo compito», dice ridendo.

Secondo il suo punto di vista, i Dalai Lama non sono sempre reincarnati in sequenza, cosicché non è necessario che il prossimo Dalai Lama sia la sua reincarnazione. Ma Sua Santità sa dove il prossimo Dalai Lama nascerà, come il suo predecessore sapeva di lui? «No — dice — non ne ho idea». Ma quando per lui verrà il momento della morte e se a quel tempo sarà ancora in esilio a Dharamsala, allora lo saprà.

di Vir Sanghvi per l'Hindustan Times, 20 giugno 2005, tradotto dall'inglese da Flavio Pelliconi

Fonte: Buddhist Channel

Inserito Mer - Giugno 22, 2005, 02:59 p. in

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