Io sono niente
Era Yom Kippur, giorno considerato il più sacro e solenne del calendario ebraico, totalmente dedicato alla preghiera e alla penitenza. In questo giorno molto importante, un rabbino, mentre celebrava la festività, guardava la Torah, la sacra Torah esposta nella sinagoga. A un tratto lo prese un'ispirazione …
Cominciò a battersi il petto, dicendo:
— Io sono
niente, io sono niente, oh io sono niente.
Lì accanto c'era il
cantore. Il cantore è colui che legge i rotoli durante le funzioni. Vedendo
il rabbino comportarsi così, s'avvicinò ai rotoli e prese a battersi
il petto anche lui, dicendo:
— Io sono niente, io sono niente,
oh io sono niente.
E c'era anche lo scaccino, che spazzava il
pavimento. Osservò quel che facevano gli altri due, si avvicinò ai
rotoli e incominciò a percuotersi il petto dicendo:
— Io
sono niente, io sono niente, oh io sono niente.
Il rabbino lo
guardò per un po' e poi si rivolse al cantore:
— Guarda un
po'... e questo qui, chi crede d'essere?
Inserito Ven - Luglio 1, 2005, 02:11 p. in
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